Quasi 6 mesi dalla partenza… Riflessioni🌤️
Non posso credere che tra meno di 10 giorni lascerò l’Indonesia. Gli ultimi due mesi sono volati e mi hanno regalato tantissime emozioni, solo al pensiero di lasciare questo paese mi viene da piangere. È incredibile quanto certe esperienze ti possano cambiare, sia a Bali che a Java sono successe tante cose, belle e brutte. Il viaggio è ancora lungo e sono sicura che tante cose debbano ancora succedere, ma di certo l’Indonesia (Bali in particolare) rimarrá nel mio cuore!
Nonostante questo viaggio sia fantastico e mi stia aprendo un mondo, non significa che non abbia dei momenti di nostalgia… negli ultimi giorni in particolare mi è capitato di avere nostalgia di casa. A distanza di quasi sei mesi, la lontananza da casa si fa sentire… sono stata lontana durante il mio compleanno, Natale, Capodanno, Carnevale e adesso anche la Pasqua è passata e ciò significa un’altra festivitá in famiglia evitata. Dopo 23 anni di Natali e Pasque in famiglia, devo dire che è difficile essere lontani da casa, ciò però non significa che sono pronta a tornare.
Viaggiare da soli come backpacker è stupendo, incredibile, le persone che incontri, le esperienze che fai e tutti i posti che vedi… la realtá che però devi fronteggiare è che sei sempre solo, non c’è nessuno che è lì a dirti cosa fare, come fare e supportarti. Viaggiare da soli significa essere indipendenti sia in positivo che in negativo, non puoi contare altro che su te stesso. Certo incontri persone pronte ad aiutarti però poi la strada la percorri da solo e alcuni percorsi saranno più complicati di altri ma la vista è magnifica; l’importante è non arrendersi, concedersi dei momenti per se stessi ma non isolarsi, riuscire a bilanciare il proprio viaggio. Alcune volte ognuno di noi ha bisogno di stare da solo con se stesso, capire i propri sentimenti e le proprie emozioni: l’introspezione è fondamentale perchè se ci si rifugia sempre nell’altro non si riuscirá mai a trovare se stessi.
Quello che sto imparando è amarmi, darmi la possibilitá di essere triste per andare avanti più forte di prima. Essere tristi non significa aver fallito, anzi, vuol dire andare più a fondo in noi stessi, riuscire a cogliere le mille sfaccettature che nascondiamo.
La cosa incredibile sta nel fatto che è proprio in questi momenti che spesso incontri qualcuno di inaspettato che riesce a sorprenderti e ad essere di nuovo grato alla strada che hai deciso di perseguire.
La mia riflessione dopo quasi 6 mesi di viaggio è infatti questa: LASCIARSI SORPRENDERE e soprattutto MAI ABBATTERSI, perchè dopo un temporale esce sempre il sole!

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